La frattura dentale nei bambini è un evento piuttosto comune, soprattutto nei primi anni di vita e durante la fase di crescita, quando iniziano a muoversi con maggiore autonomia e curiosità.

I piccoli, infatti, sono spesso soggetti a cadute accidentali mentre giocano, corrono o sperimentano nuove abilità motorie. Così come sport, attività ricreative e incidenti domestici possono aumentare il rischio di traumi dentali.

Per un genitore, vedere il proprio bambino con un dente scheggiato o rotto può essere fonte di ansia e preoccupazione.

È normale chiedersi:

  • Quanto è grave la frattura?
  • Il dente può essere salvato?
  • Quali passi devo seguire per evitare danni permanenti?

La buona notizia è che, con un intervento tempestivo e le giuste precauzioni, è possibile gestire la situazione in modo efficace e prevenire eventuali complicazioni.

In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo su cosa fare in caso di frattura dentale, quali sono le tipologie più comuni, quando è necessario contattare il dentista e come prevenire questi incidenti in futuro.

Conoscere le informazioni corrette e agire rapidamente può fare la differenza nel proteggere il sorriso del tuo bambino, quindi presta attenzione ai consigli dei nostri esperti.

Tipologie di frattura dentale

Partiamo con una premessa: le fratture dentali non sono tutte uguali e possono variare per gravità, posizione e conseguenze.

È importante riconoscere la tipologia di frattura per sapere come agire prontamente e limitare eventuali danni futuri.

Vediamo i principali scenari possibili.

1. Frattura di un piccolo pezzettino di dente

Questa è la situazione meno preoccupante e più comune nei bambini.

Spesso il frammento perso è talmente piccolo da non essere nemmeno ritrovato.

In questi casi, le prime azioni da compiere sono:

  • Osservare se il bambino prova dolore o sensibilità: se il piccolo lamenta fastidio quando mangia o beve, potrebbe essere necessario un trattamento per ridurre la sensibilità del dente.
  • Contattare il dentista e spiegare l’accaduto: anche se la frattura sembra minima, è sempre meglio far valutare la situazione da un professionista per escludere microfratture non visibili a occhio nudo.
  • Seguire le indicazioni dello specialista: che valuterà se è necessario un intervento correttivo o se la frattura non rappresenta un problema per il bambino. In molti casi, il dente viene semplicemente levigato per evitare bordi taglienti che potrebbero irritare la lingua o le labbra.

2. Frattura di un pezzo grande del dente

Quando il frammento di dente perso è più grande, la situazione diventa più complessa.

È fondamentale intervenire tempestivamente per aumentare le probabilità di ripristino della struttura dentale.

Ecco cosa fare:

  • Cercare il frammento rotto: se viene trovato, in alcuni casi, potrebbe essere riattaccato dal dentista.
  • Mantenere il frammento idratato: conservarlo in latte. soluzione fisiologica o acqua. Se il bambino è collaborativo, il frammento può essere conservato nella bocca, in contatto con la saliva, per mantenerlo umido.
  • Contattare immediatamente il dentista: prima si interviene, maggiori saranno le probabilità di successo nella ricostruzione del dente. In alcuni casi, il frammento può essere riattaccato utilizzando speciali resine adesive.
  • Evitare cibi duri o caldi fino alla visita dal dentista: per prevenire ulteriori danni o sensibilità al dente fratturato.

3. Frattura dentale con perdita del frammento

Se non si riesce a trovare il pezzo di dente mancante, non bisogna preoccuparsi eccessivamente.

L’odontoiatra valuterà il caso specifico e proporrà la soluzione più adatta.

Le opzioni possibili includono:

  • Ricostruzione con materiali estetici: il dentista può modellare un materiale composito che riproduce la forma e il colore del dente originale, garantendo un risultato naturale.
  • Protezione del dente con vernici speciali: se la frattura ha esposto la dentina, il bambino potrebbe provare sensibilità al freddo e al caldo. Il dentista può applicare vernici protettive per ridurre il fastidio.
  • Monitoraggio nel tempo: nei bambini più piccoli, soprattutto se il dente fratturato è un dente da latte, l’odontoiatra potrebbe optare per un semplice monitoraggio per evitare trattamenti invasivi, verificando che non si sviluppino infezioni o danni alla struttura sottostante.

Vediamo ora quali sono i denti che, più di altri, possono essere soggetti a fratture dentali.

Perché gli incisivi centrali superiori sono i più a rischio di frattura dentale?

Gli incisivi centrali superiori sono i denti che più frequentemente subiscono fratture nei bambini e negli adulti.

Questo perché, per la loro posizione nella bocca e la loro funzione, sono i più esposti ai traumi.

A differenza dei molari e dei premolari, che sono protetti dalla posizione arretrata e dalla conformazione dell’arcata dentale, gli incisivi centrali superiori sono i primi a ricevere l’impatto in caso di caduta, urto o incidente.

Inoltre, la loro conformazione anatomica, con una superficie piatta e sottile, li rende più vulnerabili rispetto ai denti posteriori, che sono più robusti.

Il rischio di frattura degli incisivi centrali superiori è maggiore soprattutto nei seguenti casi.

– Malocclusione di II classe

Questa condizione si verifica quando i denti superiori sono più sporgenti rispetto a quelli inferiori, creando un disallineamento che rende gli incisivi centrali superiori ancora più esposti. Questo può essere dovuto a: un’eccessiva crescita dell’osso mascellare rispetto alla mandibola, un’inclinazione anomala degli incisivi superiori in avanti, un morso profondo, in cui i denti superiori coprono in modo eccessivo quelli inferiori. Bambini e ragazzi con questa malocclusione hanno un rischio significativamente più alto di subire traumi dentali, specialmente durante le attività sportive o nei giochi all’aperto.

– Elevata protrusione degli incisivi

Quando i denti anteriori sporgono in modo eccessivo, sono ancora più vulnerabili agli impatti. Questa condizione può essere causata da fattori genetici, ma spesso è aggravata da abitudini orali scorrette, come: uso prolungato del ciuccio o del biberon oltre i 3 anni, succhiamento del pollice, spinta linguale anomala (quando la lingua esercita una pressione continua sui denti anteriori durante la deglutizione). Tutti questi comportamenti contribuiscono a spingere in avanti gli incisivi superiori, aumentando il rischio di frattura in caso di urto.

Vediamo ora come prevenire i traumi e le fratture dentali.

Come prevenire le fratture dentali nei bambini?

I traumi dentali nei bambini sono eventi piuttosto comuni, specialmente durante i primi anni di vita, quando iniziano a esplorare il mondo con maggiore autonomia, e durante l’età scolare, quando sono più attivi fisicamente.

Sebbene non sia possibile eliminare completamente il rischio, è possibile adottare una serie di strategie per prevenire le fratture dentali.

1. Uso del paradenti per gli sport di contatto

Uno dei principali fattori di rischio per le fratture dentali è la pratica di sport di contatto o attività fisiche ad alto impatto, come: calcio, basket, rugby, arti marziali, hockey su ghiaccio o prato, pattinaggio.

L’uso di un paradenti personalizzato realizzato dal dentista offre la migliore protezione, poiché si adatta perfettamente alla dentatura del bambino, garantendo comfort e sicurezza.

In alternativa, esistono paradenti preformati o modellabili acquistabili in farmacia o nei negozi di articoli sportivi, anche se risultano meno efficaci rispetto a quelli su misura.

2. Visite ortodontiche precoci per individuare problemi di occlusione

Un’occlusione scorretta (ad esempio, una malocclusione di Classe II, in cui i denti superiori sporgono troppo rispetto agli inferiori) può aumentare il rischio di traumi, rendendo gli incisivi centrali superiori più esposti agli urti.

Per questo motivo, è consigliabile effettuare una prima visita ortodontica intorno ai 4 anni, anche in assenza di problemi evidenti.

Un trattamento ortodontico precoce può correggere eventuali anomalie e ridurre il rischio di fratture future.

I principali segnali che potrebbero indicare la necessità di una visita ortodontica includono:

  • Denti molto sporgenti in avanti.
  • Morso aperto (quando i denti anteriori non si toccano).
  • Morso profondo (quando gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori).
  • Disallineamenti evidenti.

Se necessario, il dentista potrà suggerire dispositivi ortodontici funzionali o apparecchi fissi per correggere l’occlusione e migliorare la protezione dei denti anteriori.

3. Educare i bambini a giocare in sicurezza

I bambini, specialmente in età prescolare, tendono a correre, saltare e giocare in modo imprevedibile, spesso senza essere consapevoli dei pericoli.

Alcune semplici regole possono aiutarli a evitare incidenti che coinvolgano i denti:

  • Evitare di correre con oggetti in bocca (penne, cucchiai, spazzolini, giocattoli).
  • Insegnare loro a non mordere oggetti duri come matite, tappi di bottiglia o cubetti di ghiaccio.
  • Evitare di spingere o strattonare altri bambini durante il gioco.
  • Incoraggiare l’uso di caschi protettivi durante attività come andare in bicicletta, pattinare o usare il monopattino.

L’educazione alla sicurezza deve iniziare fin da piccoli, con il supporto di genitori ed educatori.

4. Sicurezza in casa: ridurre i rischi di cadute e impatti

Molte fratture dentali nei bambini avvengono in casa, soprattutto nei primi anni di vita, quando stanno imparando a camminare.

Ecco alcune misure preventive utili:

  • Installare tappeti antiscivolo nelle zone della casa dove i bambini giocano frequentemente.
  • Applicare protezioni sugli spigoli dei mobili (tavoli, sedie, letti) per ridurre l’impatto in caso di caduta.
  • Assicurarsi che le sedie e i seggioloni siano stabili e utilizzati correttamente per evitare cadute accidentali.
  • Evitare di lasciare oggetti pericolosi sul pavimento che potrebbero far inciampare il bambino.
  • Utilizzare cancelletti di sicurezza sulle scale per prevenire cadute accidentali nei più piccoli.

Cosa fa il dentista in caso di frattura dentale?

Quando un bambino subisce un trauma dentale, è fondamentale agire rapidamente e rivolgersi a un dentista per valutare l’entità del danno e stabilire il trattamento più adeguato.

Il tipo di intervento dipenderà da diversi fattori, tra cui:

  • l’età del bambino (se il dente è da latte o permanente).
  • la gravità della frattura (superficiale o profonda).
  • la presenza di dolore o sensibilità.
  • l’integrità della polpa dentale (se è esposta o meno).

Di seguito, le principali opzioni di trattamento che un dentista esperto adotta in base alla situazione.

1. Levigatura del dente: per le fratture minori

Se la frattura è superficiale e interessa solo lo smalto del dente, il dentista potrebbe limitarsi a levigare il bordo irregolare.

Questo trattamento viene eseguito per:

  • eliminare eventuali spigoli vivi che potrebbero ferire la lingua, le labbra o le guance.
  • migliorare l’estetica del dente, rendendolo più armonioso.
  • prevenire il rischio che la frattura si estenda con il tempo.

Questo approccio è particolarmente indicato nei casi in cui la frattura sia minima e non ci siano sintomi di dolore o sensibilità.

2. Ricostruzione con materiale composito: per fratture moderate

Se la frattura è più estesa e ha compromesso una parte significativa del dente, il dentista potrà intervenire con una ricostruzione in composito, un materiale estetico che riproduce la forma e il colore naturale del dente.

Le opzioni in questo caso sono due:

  • riattaccare il frammento originale (se è stato recuperato e conservato correttamente in soluzione fisiologica, latte o saliva).
  • utilizzare un composito estetico per ricostruire la parte mancante del dente, modellandolo con precisione per ripristinarne la forma originale.

In alcuni casi, soprattutto nei bambini più piccoli, il dentista potrebbe optare per una tecnica provvisoria, per poi eseguire una ricostruzione definitiva quando il bambino sarà più grande.

3. Devitalizzazione: per fratture gravi con esposizione della polpa dentale

Se la frattura ha raggiunto la polpa dentale (la parte interna del dente contenente nervi e vasi sanguigni), il bambino potrebbe provare dolore, sensibilità accentuata e gonfiore.

In questi casi, potrebbe essere necessario un trattamento più complesso, che prevede la devitalizzazione (trattamento canalare o pulpotomia nei denti da latte).

In pratica se il dente è permanente e la polpa è danneggiata, il dentista eseguirà una devitalizzazione (rimozione della polpa e sigillatura del canale radicolare).

Nei denti da latte, si può effettuare una pulpotomia, un trattamento meno invasivo che rimuove solo la parte infiammata della polpa per preservare la vitalità del dente fino alla sua naturale caduta.

4. Estrazione e mantenitore di spazio: nei casi più gravi nei denti da latte

Se un dente da latte ha subito una frattura grave e non può essere salvato, potrebbe essere necessario procedere con l’estrazione per prevenire infezioni o dolore persistente.

Tuttavia, l’estrazione precoce di un dente da latte potrebbe creare problemi di allineamento dentale futuri.

Per evitare questo rischio, il dentista potrebbe consigliare un mantenitore di spazio, un piccolo dispositivo che:

  • Mantiene lo spazio necessario per il dente permanente che deve ancora erompere.
  • Previene lo spostamento degli altri denti, evitando malocclusioni.
  • Favorisce un corretto sviluppo dell’arcata dentale.

I mantenitori di spazio possono essere fissi o rimovibili e vengono personalizzati in base all’età e alle esigenze del bambino.

Cosa fare dopo il trattamento? Cura e prevenzione

Dopo un trattamento per una frattura dentale, è fondamentale seguire alcune precauzioni per favorire la guarigione e prevenire nuovi traumi:

  1. Evitare di strappare con i denti qualsiasi cibo: questo nel caso in cui è stato riattaccato il frammento di dente o ricostruito, poiché stappare potrebbe far staccare il frammento.
  2. Mantenere un’ottima igiene orale: spazzolare delicatamente i denti con un dentifricio al fluoro e usare un collutorio antibatterico se indicato dal dentista.
  3. Controlli regolari dal dentista: è consigliabile effettuare controlli ogni 6 mesi per monitorare il dente trattato e la salute generale della bocca.
  4. Protezione durante le attività sportive: se il bambino pratica sport di contatto, l’uso del paradenti è essenziale per evitare nuove fratture.

Seguire questi consigli dopo un trattamento necessario in seguito a una frattura dentale, permette al bambino di guarire più velocemente e di ritrovare il sorriso in tempi brevi.

Proteggi il sorriso del tuo bambino: agisci subito!

La frattura di un dente nei bambini può essere un’esperienza spaventosa, ma con le giuste informazioni e un intervento tempestivo è possibile gestire la situazione in modo efficace, evitando complicazioni future.

Nel caso in cui ti accorgi di una possibile frattura dentale in seguito ad una caduta o a un incidente, ricordati in primis questi consigli:

  • Mantieni la calma e rassicura il bambino.
  • Se possibile, recupera il frammento e conservalo in un liquido adeguato (latte, soluzione fisiologica o saliva).
  • Contatta immediatamente il dentista per ricevere indicazioni specifiche.
  • Segui attentamente le istruzioni del professionista per garantire la migliore soluzione al problema.

Intervenire rapidamente seguendo questi consigli, aiuterà i bambini a ritrovare il sorriso in breve tempo e a prevenire problemi futuri.

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In questo modo potrai contattarci velocemente per qualsiasi emergenza e avere sempre un professionista a cui chiedere consiglio.

Quando si tratta della salute dei tuoi bambini non puoi controllare e prevenire tutto, ma puoi farti trovare pronto a fronteggiare ogni situazione.

Per quanto riguarda i denti, ricorda di fare affidamento sul team di professionisti dello Studio Verace.